martedì 25 gennaio 2011

Data recovery

Non è difficile trovarsi nella situazione nella quale ci si accorge di aver eliminato dei file importanti per sbaglio. A volte si cancellano intere cartelle, senza accorgersi che all’interno c’era qualche file che si desiderava conservare. Ecco perché, prima o poi, chiunque può aver bisogno di recuperare il contenuto di un file che, invece, non è più visibile nel file system. Cosa si può fare in questi casi? La soluzione percorribile più facilmente è ricorrere al Cestino, il dispositivo virtuale degli ambienti grafi ci creato proprio per questo scopo. Anche gli utenti meno tecnici sanno che lo si può utilizzare per recuperare i file che sono stati cancellati, a meno che non sia stato già “svuotato” del suo contenuto. Esistono diverse situazioni, però, dalle quali non si riesce a venire fuori con il semplice ripristino dal Cestino. Per esempio, nel caso di file cancellati, questo accade quando:
• il Cestino è stato già “svuotato”;
• i file sono stati eliminati direttamente senza passare dal Cestino;
• i file sono troppo grandi per essere conservati nel Cestino;
• i file sono in supporti di memoria rimovibili.

Per ridurre i rischi di perdite di dati ci sono tecniche note come il backup oppure e' cercare di recuperare i dati con appositi programmi di utilità che si occupano di data recovery. Molti di essi sono a pagamento. Ce ne sono, però, parecchi di libero utilizzo con prestazioni e caratteristiche tali da permettere il ripristino di file cancellati nelle situazioni più disparate.

La maggior parte dei programmi per il recupero di file esegue il proprio compito in modo diligente e alcuni riescono a recuperare dati anche da supporti di cui non risulta più visibile il file system (per esempio una penna USB, un CD/DVD o una schedina di memoria non piu' leggibili)

Non è detto che si riesca a recuperare sempre tutti i file né a recuperare archivi sicuramente integri: a volte vengono trovati solo gruppi incompleti di dati che appartengono a un certo documento. Per ottenere buoni risultati, comunque, una cosa da evitare con certezza è la fretta. La velocità di scansione dipende in parte dal tipo di supporto di memoria su cui si esegue la scansione e in parte dal livello di profondità con cui si chiede di cercare i file cancellati. Una scansione eseguita con maggiore livello di approfondimento, per esempio, può condurre a ottenere risultati che una scansione più veloce non mostrerebbe. Se non si riescono a recuperare i dati cercati con un certo programma, poi, è importante ripetere la scansione utilizzandone un altro: non è difficile ottenere qualche sorpresa, in positivo. Nelle attività di data recovery, in definitiva, i risultati migliori si ottengono solo armandosi di pazienza.

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